Oggi giorno esistono tutori, fasciature e supporti vari per la palestra, il fitness, la corsa e lo sport in generale di tutte le forme e i tipi. Sono progettati per contenere e stabilizzare polsi, gomiti, ginocchia, spalle, ... allo scopo di limitare al minimo il rischio di distorsioni e lussazioni derivanti da un carico eccessivo o sollevato male.Nel precedente articolo abbiamo parlato di un meccanismo molto simile poiché anche in questo caso il corpo umano è già provvisto di strutture predisposte allo scopo (legamenti e capsule articolari così come gli stessi muscoli). Un’articolazione sana, infatti, dovrebbe possedere tanto la capacità di mantenere in sede i segmenti articolari costituenti l’articolazione nel caso in cui quest’ultima stia compiendo un movimento con l’ausilio di un sovraccarico, quanto quella di deformarsi in seguito ad un evento distorsivo ma che al contempo le consenta di tornare al suo assetto originario senza che essa abbia subito danni di alcun tipo. Ovviamente per permettere quanto detto occorre che l’articolazione sia allenata anche in tal senso anche attraverso esercizi destabilizzanti e che eventuali sovraccarichi siano congrui con le capacità del soggetto.Per l’appunto nel caso in cui ci si apprestasse ad eseguire allenamenti con sovraccarichi eccessivi, l’eventuale danno derivante non sarebbe dovuto a mancanze della natura nei confronti del corpo, bensì ad una preparazione insufficientemente condotta; allo stesso modo un eventuale danno da slogatura potrebbe non avere colpevoli se non la mancanza di allungamento muscolare a fine seduta e l’inserimento di esercizi destabilizzanti all’interno di un percorso allenante. Al contrario, pensare di bypassare l’eventualità dotandosi di tutori, fasciature e supporti sportivi non farebbe altro che dare l’idea e l’impressione di risolvere in modo ottimale ma, col tempo, ci si potrebbe ritrovare con un quadro molto più allarmante rispetto anche a quello di un sedentario che decidesse di apprestarsi a compiere una qualsiasi gestualità fisico-sportiva poiché quanto meno quest’ultimo, molto probabilmente, si dimostrerebbe così umile, data l’inesperienza, da non forzare troppo la gamba, mentre un soggetto allenato che utilizza i suddetti supporti, trovandosi in una situazione di movimento occasionale, pur di dimostrare il proprio valore, rischierebbe di andare incontro a traumatismi a causa della perdita delle proprie capacità stabilizzanti e contenitive. Noi di AtleticAcri sconsigliamo qualsiasi tipo di facilitatore esterno ad eventuale eccezione dei guanti. Questi ultimi, infatti, sebbene rappresentino un cuscinetto protettivo nei confronti della pelle la quale, pertanto, sarà impossibilitata ad inspessirsi (anche attraverso la creazione di calli) nelle zone di maggior attrito con l’attrezzo, può rappresentare un ottimo strumento igienico nel caso in cui ci si trovasse ad utilizzare attrezzature pubbliche o comunque condivise, inoltre limiterebbe il rischio di incorrere in eventuali lesioni nel caso in cui l’attrezzo con fosse convenzionalmente costruito.Concludiamo consigliando di inserire in ogni programma d’allenamento esercizi di prevenzione e allungamento, ricordando che una tipologia di esercizio particolarmente interessante è quella rappresentata dall’allenamento funzionale.