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LO SQUAT A PIEDI SCALZI, MITO O REALTÀ?

15/12/2019 07:30

Dott. Angelo Pancaro

Salute e Benessere,

LO SQUAT A PIEDI SCALZI, MITO O REALTÀ?

Nel precedente articolo ci siamo occupati del tema biomecanica dello squat, oggi parliamo nuovamente di questo esercizio prendendolo in considerazione dal punto

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Nel precedente articolo ci siamo occupati del tema biomecanica dello squat, oggi parliamo nuovamente di questo esercizio prendendolo in considerazione dal punto di vista della sua esecuzione.Oggigiorno vi è infatti una buona fetta di P.T., quelli bravi, quelli social, quelli alternativi, che fa eseguire l’esercizio senza l’ausilio delle scarpe, spesso anche senza calzini, con i piedi nudi direttamente a contatto col terreno. La motivazione principale è legata ad un’esecuzione della gestualità più naturale per il nostro organismo e ad una maggiore stabilità: siamo infatti progettati per vivere scalzi e la nostra storia evolutiva ci ha plasmati così proprio in virtù del fatto che abbiamo sempre avuto un appoggio podalico privo di calzature, ma sarà realmente così?Se da un lato è vero che i nostri antenati hanno sempre camminato scalzi, contribuendo a determinare la struttura della volta plantare così come la possediamo oggi, c’è da dire che oggi, soprattutto nelle aree più sviluppate del pianeta, la vita si svolge su superfici perfettamente piatte. Perciò far eseguire uno squat (così come qualsiasi altro esercizio in posizione ortostatica) senza l’ausilio di calzature obbligherebbe il piede a riadattarsi ad una superficie non conferme alla sua struttura predisponendolo ad un appiattimento della sua volta e, per un effetto a cascata in salita, comprometterebbe anche le articolazioni di caviglia e ginocchio che andrebbero ad assumere un atteggiamento in valgismo, dell’anca con conseguente aumento degli stress meccanici e, a salire, di tutte le articolazioni fino all’apice della testa. Lo squilibrio che verrebbe a crearsi non solo risulterebbe dannoso per l’organismo a livello estetico, ma provocherebbe anche inutili dolori muscolo-articolari e, infine, richiederebbe anche un successivo periodo di rieducazione posturale. Per questo motivo è assolutamente sconsigliato e, anzi, vietato eseguire esercizi in palestra scalzi.Cosa inversa si verificherebbe nel caso in cui l’esercizio, qualsiasi esso sia, venisse eseguito su una superficie come la sabbia, la quale per le sue caratteristiche modellanti, accoglierebbe il piede perfettamente, contribuendo a mantenere e, addirittura, a migliorare la sua fisiologia qualora fosse compromessa, contribuendo anche ad un miglioramento della stabilità corporea come effetto dell’allenamento su superfici instabili. Sulla sabbia, a differenza di ciò che abbiamo detto per l’interno della palestra, è assolutamente sconsigliato l’utilizzo delle scarpe e, per questo motivo, risulterebbe ignorante colui il quale affermasse il contrario e/o decidesse di adottare strategie allenanti di tipo massimale o submaggimale, infatti, predisporre carichi elevati su superfici instabili, aumenterebbe parallelamente il rischio di infortuni.Quindi, per concludere, qualsiasi esercizio in piedi eseguito in palestra o comunque su superfici piane e rigide necessita dell’ausilio delle calzature. Bisogna perciò diffidare e abbandonare quella categoria di Allenatori che propone tali metodiche in quanto la maggior parte delle volte non conosce, non si aggiorna o, peggio, non ha titoli idonei per consentirgli decisioni ragionate.

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